Un essere di luce ha proteso la sua mano per prendere le mie ” Non gridate su colui che sbaglia, non gridate su colui che non sa ascoltare, non gridate neanche su colui che è cieco e sordo, perchè il gridare è una forma di violenza che va ad aumentare i pensieri negativi del momento. Gridare e alzare la voce, è come aggredire colui che avete davanti. Il gridare è sinonimo anche di una persona debole, senza scrupoli che sceglie di avere la sua ragione a tutti i costi. Io vi dico che in verità colui che parla piano, o anche che tace, è invece colui che è più forte e vince qualsiasi battaglia di vita. La persona che non parla o non ribatte sulla domanda che provoca il litigio, ma che anzi cerca di calmare questo fiume in piena con la pace, vince sempre. Colui che grida è pieno di sentimenti repressi, frustrato e cerca di divulgarli su colui che li subisce. Ognuno ha la sua verità, ma non è gridando o alzando la voce che potrete farla accettare . Colui che parla della sua verità, anche con un alito di voce, è il più grande vincitore nell’energia eterna. Colui che cerca di calmare le paroli e le azioni della superiorità terrena, è invece un vero saggio che attraverso la sua esperienza compie dei veri miracoli.Cosa fare quindi quando gli ardori cominciano a bollire? Semplicemente di guardare colui che avete di fronte, e attraverso un vostro sorriso, una parola, un abbraccio o semplicemente ascoltandolo, voi potete calmarlo nella sua frustrazione. Non gridate quindi verso coloro che non capiscono, perchè li perdereste ancora di più, ma sappiate usare le paroli e la pazienza, assieme alla vostra fede e il vostro self-control per inculcare in loro il senso dell’umanità e del calore che essi non conoscono più. La loro anima è in sofferenza. Attraverso il vostro ascolto, la vostra pazienza, ognuno di voi puo compiere il miracolo. Ascoltate e tacete. La calma viene come un alito di vento, l’energia si trasformerà anche se ci vorrà un po di tempo. Tu sorella, e tu fratello, fai ciò che il tuo cuore ritiene giusto e non lo gridare ai quattro venti…. Camuel”